Richiesta autorizzazione allo scarico per acque reflue domestiche
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Servizio attivo
Ogni insediamento residenziale o produttivo deve essere allacciato alla fognatura o disporre di idonei impianti di trattamento dei reflui. A questo fine è necessario ottenere l'autorizzazione allo scarico.
A chi è rivolto
Cittadini del Comune di Cittadella
Descrizione
Istanze di autorizzazione allo scarico
Ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs. 152/2006 tutti gli scarichi di acque reflue devono essere preventivamente autorizzati. Ogni insediamento residenziale o produttivo deve essere allacciato alla fognatura o disporre di idonei impianti di trattamento dei reflui. A questo fine è necessario ottenere l'autorizzazione allo scarico.
Normativa di riferimento
La disciplina sul trattamento delle acque domestiche è contenuta all’Articolo 21 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque, approvato dalla Regione Veneto con deliberazione del Consiglio regionale n.107 del 5 novembre 2009.
Tipologia degli scarichi di acque reflue:
- acque reflue domestiche provenienti da insediamenti residenziali e da attività domestiche;
- acque reflue assimilate alle domestiche, indicate all'art. 34 delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione) allegate al PTA (Piano di Tutela delle Acque) della Regione Veneto (tra le altre: imprese agricole anche con trasformazione/valorizzazione produzione agricola, allevamenti, acquacoltura/piscicoltura, attività alberghiera, ristorazione, sportiva, ricreativa, commerciale, servizi, magazzinaggio, piscine, studi professionali, lavanderie, parrucchieri, istituti di bellezza;
- acque reflue industriali provenienti da edifici o impianti in cui si svolgono attività commerciali, industriali o di produzione di beni, diverse da quelle domestiche e meteoriche da dilavamento;
- acque meteoriche da dilavamento e di prima pioggia provenienti da superfici scoperte di attività indicate dall'art. 39 delle NTA allegate al PTA della Regione Veneto).
Competenza al rilascio dell'autorizzazione a seconda della tipologia:
Ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs. 152/2006 tutti gli scarichi di acque reflue devono essere preventivamente autorizzati:
- Gli scarichi di acque reflue industriali in fognatura sono autorizzati dalla Società di Gestione Servizi Etra Spa.;
- Gli scarichi di acque reflue industriali in recapito diverso dalla pubblica fognatura (suolo, corso d'acqua acqua) sono autorizzati dalla Provincia di Padova – Settore Ecologia e la domanda deve essere inoltrata all'ente competente attraverso il SUAP nel portale “impresainungiorno”;
- Gli scarichi di acque reflue domestiche e assimilabili in fognatura sono ammessi previo nulla osta della Società di Gestione Servizi Etra Spa;
- Gli scarichi di acque reflue domestiche in recapito diverso dalla pubblica fognatura (suolo, corso d'acqua) sono autorizzati dal Comune;
- Gli scarichi di acque reflue assimilabili alle domestiche, di cui all'art. 34 delle NTA allegate al PTA della Regione Veneto, in recapito diverso dalla pubblica fognatura (suolo, corso d'acqua), sono autorizzati dal Comune, hanno validità di 4 anni, e sono soggette a domanda di rinnovo alla scadenza. Qualora tali scarichi derivino da attività di impresa soggetta anche ad altre autorizzazioni ambientali, sono sottoposti alla procedura di AUA (Autorizzazione Unica Ambientale), come previsto da DGRV n. 622/2014.
Le acque meteoriche di dilavamento, le acque di prima pioggia provenienti da dilavamento piazzali e superfici scoperte nonché le acque di lavaggio seguono la disciplina definita dall'art. 39 delle NTA del PTA della Regione Veneto; nei casi specifici in cui è previsto l'obbligo di preventiva autorizzazione, la competenza è dell'Ente Gestore, Etra SpA, se lo scarico è avviato in fognatura, e della Provincia se il recapito finale è in suolo o in corso d'acqua.
Per lo scarico in corpo ricettore diverso dalla fognatura (corpo idrico superficiale o suolo) di acque reflue domestiche o assimilabili, sulla base di quanto previsto dal Piano di Tutela delle Acque è necessario distinguere gli impianti in base al numero di abitanti equivalenti serviti:
- per numero di abitanti equivalenti (AE) inferiore a 50 l'impianto (di trattamento e di scarico) deve essere conforme a quanto previsto dall'art. 21;
- per numero di abitanti equivalenti (AE) uguale o superiore a 50 l'impianto (di trattamento e di scarico) deve essere conforme a quanto previsto dall’art. 22;
ulteriori distinzioni vanno fatte nel caso di impianti con numero di abitanti equivalenti uguale o superiore a 100 (soglia S), come previsto dall’art. 22.
Per dettagli tecnici si veda la Delibera C.M. del 4 febbraio 1977 "Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all'art. 2 lettera b), d) ed e) della legge 10 maggio 1976 n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento.
Si rimanda inoltre alla sezione Allegati per consultare la nota di chiarimenti della Regione Veneto circa il riutilizzo delle acque delle piscine private per l'irrigazione del verde privato. Tale attività è riconducibile a scarico - con finalità di riutilizzo - e pertanto necessita di apposita autorizzazione allo scarico, assimilato al domestico.
Come fare
Modalità presentazione della domanda di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche e assimilabili con recapito diverso dalla pubblica fognatura
Ai sensi dell’art. 5 D.P.R. n. 380/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, con deliberazione della Giunta Comunale n. 135 del 30 aprile 2019, è stato istituito lo Sportello Unico per l'Edilizia Telematico (SUE Telematico) del Comune di Cittadella per il ricevimento di tutte le pratiche relative all'edilizia/attuazione urbanistica e di competenza del SUE.
Le pratiche di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche e assimilabili alle domestiche in recapito diverso dalla pubblica fognatura dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il SUE Telematico del Comune di Cittadella, accessibile attraverso il portale unico nazionale http://www.impresainungiorno.gov.it nella sezione dedicata a Edilizia e Ambiente (adempimenti ambientali).
Le casistiche previste sono relative a nuovi scarichi, rinnovi di autorizzazione, cambi di intestazione.
Per gli scarichi assimilabili ai domestici, se svolgono attività di impresa soggetta ad altre autorizzazioni ambientali, sempre tramite lo sportello telematico www.impresainungiorno.gov.it, la domanda deve essere inoltrata tramite la sezione relativa all’Autorizzazione Unica Ambientale (Sezione Autorizzazione Unica Ambientale con Autorità competente Comune).
Cosa serve
Documentazione da presentare
- Planimetria delle opere di scarico: va presentata in doppia copia (perché una copia, timbrata e firmata, verrà allegata all’autorizzazione) e può anche essere incorporata nella planimetria generale. Deve indicare la posizione, il dimensionamento e lo schema tecnico di tutte le opere che compongono il sistema di trattamento e dispersione delle acque reflue: vasca Imhoff, condotte di sub-irrigazione o impianto di fitodepurazione, e di tutte le altre opere presenti (pozzetti d’ispezione, pozzetti condensagrassi, ecc.).
- Contenuti minimi della Relazione tecnica (se necessaria): la relazione tecnica dovrà evidenziare, in particolare, il corretto calcolo del numero di abitanti equivalenti e, di conseguenza, il corretto dimensionamento dell’impianto di trattamento (fossa Imhoff) e di quello di smaltimento dei reflui domestici.
- Contenuti minimi della Relazione idrogeologica (se necessaria): la relazione geologica ed idrogeologica dovrà evidenziare, in particolare, la compatibilità del terreno con il sistema di smaltimento previsto ed eventuali prestazioni.
Cosa si ottiene
L'Ufficio Tecnico valuterà la documentazione consegnata e, qualora sussistano i presupposti, rilascerà l’autorizzazione allo scarico. In caso contrario verranno richieste le necessarie integrazioni.
L’autorizzazione allo scarico ha validità di 4 anni e, per gli scarichi di reflui domestici, si intende tacitamente rinnovata se non intervengono variazioni significative della tipologia del sistema di trattamento e più in generale delle caratteristiche dello scarico (art. 21, c. 6). L’autorizzazione dovrà invece essere rivista qualora le caratteristiche dello scarico dovessero cambiare dal punto di vista qualitativo e/o quantitativo.
Ai sensi dell’art. 34, c. 8, per gli scarichi di acque reflue assimilabili alle domestiche “Non si applicano… le disposizioni di cui al comma 6 dell’articolo 21”, per cui non è possibile prevedere il tacito rinnovo.
Tempi e scadenze
Quando presentare la domanda di autorizzazione allo scarico
La domanda di autorizzazione allo scarico viene presentata al termine dei lavori dell'impianto fognario, accompagnata dalla dichiarazione di fine dei lavori, e dovrà essere ritirata prima della presentazione della eventuale richiesta di agibilità; infatti il provvedimento è finalizzato ad autorizzare lo scarico effettivo delle acque, previa verifica degli adempimenti, mentre i lavori vengono autorizzati con il Permesso di Costruire o SCIA o CILA richiesti prima della realizzazione dei lavori.
L’autorizzazione allo scarico ha validità di 4 anni e, per gli scarichi di reflui domestici, si intende tacitamente rinnovata se non intervengono variazioni significative della tipologia del sistema di trattamento e più in generale delle caratteristiche dello scarico (art. 21, c. 6).
Quanto costa
Le spesa amministrativa da sostenere riguardano:
- Marca da Bollo: euro 32 (16+16) per i bolli dovuti per la domanda e per l’autorizzazione. Nell’istanza devono essere indicati entrambi i numeri seriali;
- Diritti di segreteria: euro 60,00 per le spese di istruttoria dovute al Comune di Cittadella da effettuarsi direttamente alla Tesoreria Comunale presso INTESA SAN PAOLO SPA Agenzia di Cittadella, specificando la causale "diritti di segreteria autorizzazione scarico" (coordinate bancarie IBAN IT28D0306962522100000046003).
Procedure Collegate all'Esito
Comunicazione dall'ufficio urbanistica
Accedi al servizio
Condizioni di servizio
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